mercoledì, ottobre 18, 2006
Svelato il mistero delle adozioni negate dalla RUMENSLOVA
Un nostro corrispondente (in basso a destra nella foto), è riuscito a entrare, di nascosto, nell’Asilo Pugacioff delle Beate Monache del Bambù Gesin, in Rumenslova, dove vengono allevati gli orfanelli rumensloveni.
Il nostro corrispondente, che ammirava a bocca aperta le dimensioni del bimbo, non si è accorto (eppure doveva accorgersene, data la posizione), che il giovane si era accucciato per tirare un quaglione o peto, scoreggia, loffia, tromba di culo ……………………
Il gas fecale, bollente e maleodorante, in quantità inverosimile, è stato liberato all’improvviso, con una velocità (misurata all’uscita dall’ano) di circa 120 Km/h.
Il nostro corrispondente è stato scagliato all’indietro dalla ventata marrone, che di colpo ha oscurato la stanza, sarebbe senza dubbio morto, spiaccicato da un gas merdifero contro le pareti, se non fosse stato così fortunato, da venir lanciato, fuori dallo stanzone, atterrando su una morbida aiola di prato all’inglese, all’esterno dell’edificio.
Lì è stato rianimato dal nostro fotografo, che lo ha portato poi in Germania, in un centro di disintossicazione da gas industriali, dove è stato curato per due mesi, fino a completa espulsione di tutta la merda inalata.
All’uscita dall’ospedale, lo abbiamo intervistato, e come prima cosa, ci ha detto:
“Mi sono sentito come Alien, nel finale di Alien 1 quando viene buttato fuori dalla navicella spaziale, credevo di morire, ho visto tutto marrone e ho perso i sensi.
Quando mi sono ripreso, in ospedale, circa un mese dopo, ho capito in un attimo perché da questo paese non escono mai bimbi in adozione o in affido. Chissà se c’è un legame con la gigantessa vista sulla riva del mare …
E poi, dove finiscono questi bambini, una volta diventati grandi (?)
Appena mi riprendo del tutto, riprendo a indagare e vi farò sapere.”
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1 commento:
se scureccia così da piccolo meglio non indagare dove finisce quando diventa grande
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