Pubblicità.
Una bella figliola apre la porta a uno spasimante con mazzo di fiori, ma anche con uno spazzolino da denti infilato nel taschino. Segno che il tipo ha già fatto conto di fermarsi per la notte. Lei si irrita per tanta sicurezza, e lo prende addirittura a pugni. Lui si ripresenta con in tasca una confezione di Daygum Protex (come cazzo hanno fatto a dare ad un chewing gum il nome di un preservativo? avranno per caso voluto alludere ulteriormente?), facente funzione di spazzolino e riceve un’altra razione di botte. Possibile che non sappia o non voglia dire direttamente quello che vorrebbe? Ma anche ammesso che lui non voglia parlare noi avremmo puntato su una metacomunicazione più diretta evitando di ricevere più di un due di picche. Rifacciamo dunque lo spot. Eliminiamo per prima cosa il volto dell'attore (chi l'avrebbe data a quello lì con la faccia da sfigato?) e poi aggiungiamo un po' di peso e, dulcis in fundo, un elemento che non permetta equivoci sulle intenzioni, una richiesta diretta, non l'atteggiamento da accattone dello spot originale.
Chi fosse interessato all'acquisto della cravatta può rivolgersi alla boutique Sex and The City di Davagna.
Nessun commento:
Posta un commento