domenica, marzo 08, 2009
Ondestorte celebra il genio di Axis Cotoletta
Si celebra quest'anno il centenario della nascita di Axis Cotoletta (1909-1997) smaltitore, ermeneuta, iconoiatra e determinato sostenitore della praxis analis come criterio epistemologico.
Genio misconosciuto, Cotoletta si laureò in Rincogliologia Etnica Microcellulare all'Università di Tobruk nel 1931. Costretto per alcuni anni a lavorare nell'azienda paterna, continuò segretamente le sue ricerche sulla puzza di rinfrescume e sui collegamenti neuronali delle soregge negli aracnidi del pleistocene, riuscendo già nel 1941 a formulare un abbozzo della sua teoria riguardante il fattivo contributo del culo nell'argomentazione euristica e nello sviluppo delle capacità cognitive.
Con lo scoppio del conflitto mondiale, Cotoletta (che viveva in Libia ma era di etnia circassa) decise di arruolarsi nei Volontari Contrastatori Biologici della Guerra chimica, per combattere il nazifascismo. Trasferitosi nel Caucaso, prese parte ad alcune azioni militari e con il suo battaglione inflisse dure perdite all'esercito di Hitler.
Alla fine della guerra si trsferì a Parigi dove ottenne la cattedra di Smegmologia applicata al rutto alla Sorbonne. Nel 1950 pubblicò il celeberrimo "Deux Hemisphères: Cul et cerveau" (Gallimard, 1951) nel quale veniva affermandosi la prima parte della Teoria Generale del Culo, l'importanza di questo organo nello sviluppo cognitivo e la sua influenza nel determinare ampi aspetti della veltanshaung in tutto l'arco del novecento.
Nel 1959 esce "Percul?" (Faber & Faber, London 1959), la summa selle sue teorie sulla prassi anale, che gli fruttò il Premio Nodel per la Peristalsi nel 1964.
Negli anni '60, con l'équipe dell'Università di Biarritz compie ricerche sulla neurofisiologia dello sfintere e scopre il nervo cerebro-sacrale, o nervo di Cotoletta, e le sue implicazioni nella strutturazione dell'apparato gastro-gnostico.
I risultati porteranno a notevoli successi terapeutici sia in ambito psichiatrico che in ambito gastroenterologico, alla luce delle teorie che vedono i due sistemi collegati e connessi. Con "Synopsys C-C" Cotoletta pone alla Comunità scientifica il suo ultimo, grande interrogativo: Può il culo sostituirsi al cervello? Può, questo organo assumere funzioni vicarianti riguardo i sistemi cognitivi, relazionali e di memoria? Morto senza avere risposta a questo grande interrogativo, Cotoletta vedrà il suo declino e il decrescente consenso verso le sue teorie verso i primi anni ottanta.
Le sue simpatie comuniste e la sua visione non cerebrocentrica che minava alle basi tutto il neo-positivismo che era venuto affermandosi con la fine delle contestazioni studentesche, furono i maggiori responsabili del suo declino.
Cotoletta trascorse gli ultimi anni nella sua casa di Argostoli a Cefalonia, coltivando agrumi e praticando clisteri di succo di aloe ai ratti, molti dei quali così trattati impararono le tabelline.
Nel 2001 il grande filosofo e fisico Martin Putilatta ha voluto fortemente la ripubblicazione dell'Opera Omnia di Cotoletta. Da quella data è cominciata una autentica riscoperta di questo grande pensatore e terapeuta e la rivalutazione completa delle sue teorie che, sottoposte a notevoli vagli epistemologici, continuano a rivelare aspetti di straordinaria attualità. A livello sociale, le domande di Cotoletta che ponevano l'ipostesi di una sostituzione del cervello con il culo, hanno oggi un'ampia conferma ed evidenziano nella praxis anale un contenuto quasi profetico.
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5 commenti:
Incredibile, ho passato anni a fare ricerche su Cotoletta, e, per caso, mi ritrovo una serie di informazioni fondamentali che non conoscevo. Grazie di culo.
Comunque, anche mio padre mi dice sempre che penso col culo..eppure non ha studiato cosi' tanto!
Comunque, anche mio padre mi dice sempre che penso col culo..eppure non ha studiato cosi' tanto!
...hai visto ,cretino? Hai mandato due risposte uguali!!
Pensi proprio col culo!
avanti così, ragazzi!
mi spiscio dal ridereee!!!
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