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lunedì, maggio 18, 2009

Una celebre lirica di Uoka

Sputrefazjia Psukulatjovich


Stangjiula rij
Culazjia ambi-ij
Lagumyo intubatuj fruc
masdajo culuz verdùc

Ciulantyvh nan y patruj
natikatzja ignoruj!
Cracraj smuffykej strumaz perfut
Putruz maguz
mardjska rut.



Omopsicostagnante

Ritto l'organo
Breve il tragitto al culo.
Corri,ramarro, alla tana
Vitupera le vestigia
dei tuoi predecessori!

Etero furon gli avi della stirpe tua
Non già dediti alla morbida natica!
S'adombra la ranocchia, non più cagata
E lo stagno riluce
di diarrea opalina

4 commenti:

Uossy Uoka ha detto...

Bébé Tambour, o dell'onta

Gioca B
ébé Tambour,
stride di culo
sulla pelle ben tesa.

pum pum... pum pum...

Cimbalo d'oro non avrai: indegna
è l'onta del tuo peregrinar, Bébé,
convien t'appropinquar alle vetuste
del carme forme, in chiusa rima stese.

Anonimo ha detto...

A volte mi dispero nel buio per averti conosciuto. har har har har

Yoda ha detto...

se la rana
è puttana
nella tana

se il ranocchio
è finocchio

se il rospone
è coglione

da tutto ciò prendi lezione

Simo ha detto...

Avete classe