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giovedì, maggio 21, 2009

La poesia si tinge di rosa.


La poetessa emergente è Sfinge Totano, così sentenzia il "Poeziske Uhndemenntiscke in der Faken" la più autorevole rivista letteraria del mondo.
Sfinge nasce a Lubecca da madre nota mangiatrice di bulloni del circo Togni, Evarista Ping Pong di origine cinese, e il padre diplomatico Barbatrucco Totano.
Da sempre si occupa di poesia ittico-ecclesiastica, la sua vena poetica è pervasa di un senso di nausea esistenziale (forse dovuta al fatto che Sfinge lavora e vive nella curia vescovile di Algeri vicino ad una discarica di pesce marcio).
Ecco una sua poesia:

Odore, odore, odore, odore,
puzza, puzza, puzza, puzza,
puzza, puzza, puzza, puzza,
puzza, puzza, puzza, puzza,
puzza, puzza, puzza, puzza,
puzza, puzza, puzza, puzza,
non di culo ma di merluzzo esploso
non di merda ma di acciuga in cancrena.
Saranno le ascelle del prete.

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