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sabato, gennaio 25, 2014

Emergenza ambiente: Centinaia di culi spiaggiati sul litorale della Liguria

Sono circa 234 i culi che gli abitanti di Pegli (Ge) hanno trovato stamattina sulla spiaggia della ridente cittadina ligure. Si tratta di un enorme branco di Culi Ballabiotti (Culus Balabiut) provenienti dall'Oceano Adriatico, probabilmente deflagrati a causa di una verifica dell'Agenzia delle Entrate oppure a seguito di investimenti in titoli tossici. Il culo ballabiotto è un animale di branco e regola i suoi spostamenti grazie ad un sensibile organo di orientamento, lo sfinterio, che quando il culo viene preso a nerchiate e penetrato con oggetti vari o stecche di carne perde i suoi riferimenti e vaga senza meta nei mari, preda dei pesci cazzo che approfittano del disorientamento dei culi balabiotti e li penetrano senza pietà spingendoli verso terra. E' ormai la terza volta dal gennaio del 2013 che un branco di culi ballabiotti si arena sulle battigie della Liguria. L'Assessore Regionale alla Tutela del Culo, Dott. Pier Natico Chiappe, ha chiesto lo stato di calamità anale al Governo. Il Ministrop del Culo, On. Gian Buco Bellano, ha affermato che lo spiaggiamento dei culi è ormai un'emergenza nazionale che va affrontata in modo sistematico a livello europeo, e che lo stato italiano ha già destinato circa 86 milioni di euri per la deflagrazione di altri culi.

4 commenti:

Organizzazione ha detto...

Si sono presentati alla spiaggia i seguenti signori, in ordine alfabetico:

SECRESTANO ZUMPI
BESOLLO CAGNOGUARO
AFROSUCA BECCIAMOLLO
TERIPOLE ANASCAZIO
BIRICUZIO FRANCILLO
SPORTACASSA BASTAMERDA
GEGEZIO STESSIO
EROSTONZO ORAZIA
FETICULIS MARIABILIS
CIOKAZZO DERIO
BURDASACCHIO FASTAMACCHIA
OPERONE ENTROVERSIO
AFFABICO STRABELLIO

Gegezio Stessio ha detto...

Non è vero, io stavo per sandare poi ho rinunciato

Anonimo ha detto...

Non c'è problema Gegezio
è lo stessio.

Unknown ha detto...

Vergognoso il silenzio dei mezzi di informazione su questa che non è altro che l'ennesima tragedia legata al terribile scenario della DAI (Diaspora Anale Italiana). Mi domando se per renderci conto che ogni giorno nell'Oceano Adriatico spariscono tra i flutti migliaia di chiappe aspettiamo che sia troppo tardi... Forse una raccolta firme potrebbe sensibilizzare la società civile?