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martedì, luglio 10, 2012

spending review, nuovi tagli sulla merda


Nel 2012 la spending review raccoglie escrementi pari a 4,4 miliardi di tonnellate e riduce il deficit anale italiano di circa 600 milioni di cagate. Lo si desume elaborando i dati contenuti nella relazione tecnica al decreto legge che il governo ha depositato in Senato. Il provvedimento pone un freno alle deiezioni intestinali (maggiori entrate di cibo ma minore merda) pari a circa 4,39 milioni di tonnellate nel 2012. Non tutti i fondi derivano da minori estrusioni di escrementi, dal momento che il decreto attinge per 600 milioni di tonnellate al Fondo Europeo per il Blocco della Merda. Sempre nel 2012 il decreto prevede 3,79 miliardi di oneri per gli enti e i Comuni che sforeranno il tetto di merda (minori entrate di cibo e più maggiori cacate qua e là anche sui marciapiedi). La differenza, pari a 600 milioni di tonnellate, va a ridurre l'indebitamento netto di merda che l'Italia ha contratto con le grandi Banche della Merda Europee, le quali a loro volta hanno ridotto il gettito di merda nelle lattrine destinate ai paesi non virtuosi.
La spending review raccoglierà oltre 10,57 miliardi di tonnellate nel 2013 e 11,23 nel 2014. L'effetto positivo sui saldi della merda è quindi pari a pochi container di diarrea, ma i mercati hanno reagito positivamente, immettendo nuova merda a tassi inferiori nella speranza che esploda il culo degli spagnioli. Intanto in Italia sono a rischio oltre 250.000 cessi e il Sindacato Cagatori ha dichiarato inaccettabili le misure proposte. La sindacalista Susanna Cagusso ha dichiarato: "si chiede di non cagare a chi a sempre cagato pochissimo. Si vada invece a controllare fasce di cagatori che cagano fino a 8-10 Kg. di merda a l giorno e il cui culo non viene neppure sfiorato dalla manovra".

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