Una lettura emozionante per una storia vera, un'intera epopea racchiusa in una parola, "CULO".
Anacleto Sfinterio supera le barriere dell'intimo e della morale corrente, raccontando la sua storia d'amore anale con un guidatore di autobus tossico e con un vigile urbano oligofrenico. Un susseguirsi di furibondi accoppiamenti e trenini tra i protagonisti con momenti di commovente lirismo (segnaliamo il capitolo dove i tre, dopo la copula, attendono l'alba, nudi, tenendosi per mano alla discarica di Scarpino).
1 commento:
Io a quella il culo glielo farebbi
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