Targato merdux Film, l’esordio al lungometraggio del noto Derek Vissani è né più né meno che un film su commissione: giova specificarlo immediatamente per scongiurare superficiali errori di valutazione. Precettato dall’allora padrone della merdux Umberto il Magnifico dopo alcuni apprezzati documentari (tra gli estimatori dei quali figurava anche Joe Scognamiglio), Vissani tentenna un po’, combattuto tra la lusinga di un debutto prestigioso e lo scetticismo nei confronti del testo nepentiano (pur ammirando moltissimo l’opera del Nepenta, il giovane cineasta considerava “Le ragazze di callusco” un libro non all’altezza del suo autore).
Esposte le sue perplessità allo scrittore e cestinato un primo adattamento approntato a quattro mani da Vissani stesso e da Nepenta, Vissani si rivolge all’amico Lupescu per avere una sceneggiatura meno seria e drammatica. A sua volta Lupescu contatta la Voce Misteriosa e insieme riscrivono il copione da capo, alleggerendo i toni drammatici e stemperando i risvolti punitivi del romanzo nepentiano. Pienamente soddisfatto del lavoro compiuto da lupescu-Voce Misteriosa(e suscitando così la biliosa reazione del duo Vissani- Nepenta), Vissani si decide a dare il primo giro di manovella, non senza qualche difficoltà di ordine tecnico (al punto tale che il Fine Dicitore, constatato l’impaccio del giovane regista sul set, stava per togliergli l’incarico).
Ma, grazie all’aiuto della troupe (col direttore della fotografia claudio Fraudolento in prima linea) e ai rapidi progressi nell’addomesticamento della macchina da presa, vissani porta a termine l’incarico e la pellicola, nonostante alcune tuonanti stroncature (famigerata quella di Corso Mentana sulle pagine di “cinema di merda”, che tra l’altro aveva seguito la preparazione del film ospitando una dichiarazione d’intenti corredata da fotografie scattate da Vissani a pannesi), riceve un’accoglienza moderatamente favorevole (si leggano a riprova le recensioni di Improta-Mago Ormon contenute negli extra del dvd edito dalla "cagaten").
Collocato l’esordio vissaniano nel contesto appropriato, è possibile, pinzette alla mano, affrontarlo dal punto di vista squisitamente cinematografico. Se si rilegge la dichiarazione di Vissani posta in esergo, risulta subito chiaro che il film può essere facoltativamente letto “a dritto e a rovescio”, nel senso che si può valutare sia nei suoi aspetti esplicitamente solari e scanzonati (la storia di un gallo di quartiere che corre dietro a tutte le gonnelle) sia nelle sue meno appariscenti sfumature umbratili e malinconiche (il ritratto di un giovane incapace di tenere a bada la propria incontinenza).
5 commenti:
voglio anch'io la droga che hai preso
secondo me è una dose forte di Copypaste con molecola modificata... :-))
E' semplicemente un'overdose di minestrone (in vena, però)
Ha ragione derek
è un controlccontrolv coi nomi cambiati
furbacchione
comunque il risultato è pregevole
e mi scompiscio
essere creativi è anche saper copiare
come dice Myrddin
Belin ma ce lo fate vedere quel porno ?
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