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lunedì, settembre 16, 2013

Capolavori del cinema


6 commenti:

Il Magnifico ha detto...

a questi i resuscitati ciechi ci fanno una pippa

Derek Contro Tutti ha detto...

è uguale a "Il ritorno dei Fornicatori-Arlecchino, Est di Giava"
comunque molto un bel filmetto.

Claudio C. La Fava (c sta per ciucciami) ha detto...

entrambi si rifanno, per diverse strade, a "Il Vascello degli Eunuchi Volanti" celebre mediometraggio di Gilmerdo Puzzolento girò alle foci del Tevere nel 1934.
Il tema della medusa sodomita, l'apologia di un certo satanismo saffico, non scevro da accenti di titanismo postribolare si ritrovano in tutte e tre le pellicole. Ma mentre ne "Il ritorno dei Fornicatori-Arlecchino, Est di Giava" (pellicola pregevolissima, girata da J. Bac Duron nelle paludi dell'estremo oriente nel 1967) l'inculaggio perpetrato dai fornicatori arlecchino assume toni a volte di scostumato metabolismo massonico, in quella che Perineo Purga ha voluto girare interamente sul Polcevera nel 1984, la metafora dell'inculaggio diventa una bestemmia, e i mentecatti blasfemi infatti si inculano tra loro come matti.
Di tutte queste implicazioni non v'è traccia nella sobria opera di Gilmerdo Puzzolento. Nella sua semplicità popolare, senza implicazioni, gli Eunuchi volanti piombano sui bagnanti ignari e li inculano selvaggiamente. Non c'è un perchè. Nessun motivo sociale o psicologico. Gli Enuchi di Puzzolento sono esseri soprannaturali, che inculano per inculare, non come i più moderni Fornicatori o Mentecatti Blasfemi. Siamo quindi di fronte ad una ennesima remake (seppure celata) dell'eterno tema inculante-inculato, in cui l'inculato ne esce sempre peggio dell'inculante.

Anonimo ha detto...

cosa vuol dire celata?

Derek Contro Tutti ha detto...

Caro Fava, ti pubblicheremo sul prossimo numero dei Cahiers de la Merde et du Cul.

Morandini ha detto...

Fava non hai capito una fava, come al solito.
E' un film al quale ho dato 16 stellette nel mio libro, un capolavoro