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sabato, marzo 24, 2007

Da "topina" a "navassa", i mille nomi di un cult



Il nostro esperto Ankelo Manuel Ortega, prossimo all'andropausa, non potendo più avere incontri ravvicinati con l'organo femminile, si sta dedicando alla raccolta dei vari enunciati che lo (la) descrivono. Fica, gnocca, mussa, bernarda, barbisa, brigna, mona, topa, cunnu, fessa, patata, pitta, fregna, passera, potta, pagnotta, pugnacca, picchiacchera, parnìs (pernice), barchetta, navassa, boccuccia, chicchera, sgnacchera, lattuga, tagliola, solo per enumerarne alcuni.
La curiosià è che nell'ampiezza dei morfemi che generano questa pluralita di sostantivi, si evince anche una molteplicità di rapporti dell'universo maschile con l'oggetto in questione e un'ampia possibilità di connotarlo: da enunciati delicati che stimolano protezione e accudimento come "passerina", si passa ad altri che evidenziano decisamente prospettive meno rassicuranti (tagliola) o meno affettive (sgnacchera). Noi non prendiamo parte al dibattito linguistico: ci limitiamo ad aggiungere un "W la" davanti al vocabolo che preferite.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ti sei dimenticato fregna !

Fregnone !

Anonimo ha detto...

Nella foto non si vede, non ho capito, vorrei una foto più eloquente, e se non la pubblichi, sei buliccio !

klaus ha detto...

kazzen, non sai leggere?

Anonimo ha detto...

si si W w WWWvivalafica.com!!!

Anonimo ha detto...

io so leggere, ma la figa... a quando?