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mercoledì, marzo 18, 2009

Continua la saga dei Cotoletta


Grazie alle segnalazioni di un nostro contributor che vuole mantenere l'anonimato, menzioniamo qui alcune note biografiche del ramo fiammingo dei Cotoletta, cui appartiene Basiliscvs Eliphas Cotoletta (1591-1664), alchimista e mistico, vissuto a Ostenda, nel Begio settentrionale, e passato alla storia per le sue memorie "De Culo Notabilis Rerum", nelle quali Basiliscvs Eliphas Cotoletta rivela il segreto per ottenere la Pietra Anale, ovvero la trasmutazione dell'oro in merda. Per tutta la vita Basiliscvs Eliphas Cotoletta ha perseguito questo obiettivo, nella convinzione che tutti i mali dell'uomo derivassero dal possesso di beni materiali. "Reverteris Aurum in Merda et Anima ex culo liberatam fuerit". Basiliscvs Eliphas Cotoletta non riuscì a portare a termine l'opera alchemica che si proponeva, ma il suo trattato fu la base per gli studi del suo erede Ascanivs Sphinterius Cotoletta, che nel 1721 ebbe la gloria eterna sottoponendo al Sovrano della Salmazia Verruco VI il primo galuscio ottenuto da un lingotto d'oro del tesoro reale.
In conseguenza di questo fatto Ascanivs Sphinterius Cotoletta venne portato nelle segrete del castello per paura che potesse in futuro compiere altre minchiate del genere, e lì venne lasciato morire per ben trentadue anni.
Una volta morto, fu liberato e tornò in vita grazie alla proprietà transitiva della Pietra Anale che convertì in oro tutta la merda della regione.
Ascanivs Sphinterius Cotoletta visse il resto dei suoi girni in grande ricchezza, ebbe 64 figli e morì ciulando a 165 anni dopo aver consumato un'abbondante cena a base di foie gras e calvados.

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