Powered By Blogger

lunedì, agosto 21, 2006

Guarda, alla fine ti invito a Malvito


Edward, Eddie bello bellissimo.
Che poi è vero che tu e Colin vi spaccate il culo, perché chi non ha testa ha gambe come il millepiede e tanto mazzo abbiamo visto che risultati ti ha dato.
Che ormai per me cucinare è gioia e ricerca pura, e non so se mi spiego.
Che poi cosa sai tu delle applicchi e dei tappeti etnici che da me non ti faccio neanche entrare e che ci metto il cartello chiuso se giri nel raggio di 500 metri.
E anche se per quella seratina mi perdo quei 4 o 500 coperti a me chi se ne frega tanto ti ho fatto dispetto.
Come arredamento i miei locali non hanno niente da invidiare come al Quirinale o come ai saloni del Vaticano, il tutto curato minuziosamente perché anche la seduta vuole la sua parte.
Ma mi vuoi prendere per l'Ebreo Errante di Castrovillari? E che bel maestrino che è a Santuccio Greco, tutto sbucciare di patate, zupponi di fagiolane e spezzatini di code di bistecca?
Mi vuoi attaccare giovane? Allora per i nostri amici che non stanno con le mani in mano, che Santa Buzzonaglia da Torvajanica mi è testimone ti ho messo questa bella foto dove si vede tu che non ti controlli: che quando ho inaugurato l'altra volta il mio localino dei gamberoni alla pecorara a Vittorina ci stavo facendo una foto con la sua amica, quella a sinistra Gesuina Padula, e tu ci sei entrato nel frame perché devi sempre metterti da mezzo e ci fai anche una
figura acci acci con le tue misure a bebè.
Che non mi avrai mica impupazzato tutto il pubblico dei conoscitori della vera cucina, insieme a quel tuo tirapiedi di Colin che nella foto ha il vestito marrone e una birra e con l'altra mano ti tira fuori lo scottex per asciugarti.
Ce la vogliamo dare una svegliatina o non ce la vogliamo dare una, Edward "Ci Sformo" Firpo? Me ne verrei un po' da me a Malvito Valle dell'Esaro a fare un po' di stage da Derek in nome della nostra adolescenza alla scuola alberghiera quando mi hai versato la padella di olio bollente sulla caviglia. Va bene? E ti puoi portare anche a Colin che gli diamo una bella scozzonatina. Un letto per te c'è e lui dorme nella brandina e chi s'è visto s'è visto. Testa di pipa.

RICETTA

A. all'e.

Pr. ns. A. e lasc. da p. t. il c. priv. int. dopo evisc.
e PRIV. ACUL. inf. e sup.
Mett. 4 o 5 altri f. con z. e poco l. e br.
Pieg. libr. 4 ore accr. o anche ct.
Asciugare il barometro.
Vz. crkyx per mfgh-gklkmr (vxj).
Imp. serv. Esatto.

E come dice sempre mio nonno quando vado giù a Malvito (West Sussex):
"Dèrecchi, senti un po', lo sai che io sono un po' come deficiente, vero Dèrecchi?"
E io ci dico "Senti un po' nonno, ce l'hai sempre quella pietra focaia vero? E allora datti fuoco ai peli del cucù" .
E questo vi serve per capire che in famiglia di Derek Vissani esiste amore e rispetto senza tante mezze misure.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Derek, dammi retta, scriviamo di meno e cuciniamo di più specialmente tu che se cucini come scrivi ci tieni a tavola le persone per un pomeriggio che per digerire quello schifo di asino accrudo devono poi andare da Malvito a Calatafimi appiedi.

sempre tuo
Ed

ma com'è che al Porticciolo domenica ci avevo solo settantasei coperti?