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giovedì, aprile 25, 2013

Momenti felici al Palla di Pelo, 1957

Nella foto potete ammirare Lizteilor Varichina Vissani con il suo asinello ammaestrato Folì Berjèr. Staccatasi dalla famiglia nel 1950 Lizteilor aveva rifiutato di seguire la tradizione famigliare di eviscerare e impiattare. Rubato un asino vivo dal frigorifero, essa con l'asino si erano dati al meretricio per sopravvivere finche le notò un imbresario di Ollivud che li educò allo spettacolo del cane parlante che lei era seminuda con solo il Perry Zoma e i due dischetti metallici adesivi sulla punta delle tette e l'asino veniva travestito di barboncino: era morto e alimentato coi elettrodi a traverso il kuinzaglio (si-vede-benissimo-che è un cavo e-lettrico). Lei che parlava tre lingue e il cane otto, ma erano nastri registrati. Scoperti dalla Polizia si rifugiarono in Isvizzera, dove essi aprirono un brec e besfast nella città di Merdadigatt. Integrando con marchette Lizteilor mise un gruzzolo da parte nelle banche svizze, che poi dovette scudarlo ma rimase ricca e venne a Malvito a mangiare al Palla e fece uno spettacolo gratis. Pensavamo che era uno sponsor, invece era a sbeffeggiarci aprendo una butik di Scianel dove si vestiva la Malvito bene. Poi si ruppe il cazzo e si trasferì a Parigi, in provincia di Francia.

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