Vino unico ed irripetibile, ottenuto tramite vinificazione accrudo, con la calibratura ovattata di tre vitigni autoctoni della zona di Malvit-Cosence: l'asinardo, dal sapore tossico e vagamente merdaceo (55%), il bucaiolo terronio (23%) dagli aromi stallatici e esrementizi, ed infine il lestofantino, dal sapore acre e gastrico, che contribuisce in maniera determinante a conferire al Chateau Lamerde quel celeberrimo gusto di carogna con retrogusto di rumenta fermentata. Invecchiato in barriques di maiolica ricavati da antichi gabinetti medievali, questo vino di monumentale potenza risente delle incrostazioni e delle continue immissioni calibrate di merda secolare, che viene introdotta nei tini durante la fermentazione. Fase delicatissima è comunque quella della pigiatura che avviene ancora con l'antica tecnica, unica nel mondo, detta "Sciac au cul", in cui le donne del villaggio si denudano e si siedono sulle uve comprimendole con le terga e insaporendole con scoregge ed emissioni solide mentre cantano canzoni laide e piene di allusioni al culo, alla fica e al chiavare, pratica che seguirà la festa della pigiatura. Forse per questo lo Chateau Lamerde è chiamato anche "le vin du cul et de la figue", poichè reca in sè gli afrori delle donne del Midi. Da alcuni anni, con lo sviluppo crescente delle lavande vaginali e dei prodotti per l'igiene intima, il vino ha acquisito anche l'ormai notissimo sentore di frutti bianchi.
Si accompagna perfettamente con carni equine da soma, con piatti cotti accrudo e con tutte le impiattature a scacchiera e a libretto.
Si accompagna perfettamente con carni equine da soma, con piatti cotti accrudo e con tutte le impiattature a scacchiera e a libretto.
Data l'esiguiità della zona d'origine, l'estrema complessità di vinificazione e l'eccelsa qualità, ottenuta a prezzo di enorme lavoro, vengono prodotte solo 300 bottiglie all'anno di questo impareggiabile vino. Vendute in esclusiva per l'Italia al Palla di Pelo, al prezzo promozionale di 3.750 euro a bottiglia.
(by a Colin Someié)
(by a Colin Someié)
4 commenti:
Est un bon vin, a volt sa de pisc de somar, ma est bon.
Purtroppo l'eccessiva gradazione alcolica (prossima al 98%) rende questo dolcetto un po' troppo vivace per i palati fini quali il mio, ergo l'ho usato per una lavanda anale.
Che questa cartella stampa di Coli è perfetta a 360°, di dire DUE VOLTE anche che c'è il sentore di frutti bianchi, ma pazienza.Intanto il vino è da meditazione, che noi ci andremo a abbinarci delle tiratine di Tabacco di Corda, come che era ottenuto anticamente dei frati del convento di San Sosti in quel territorio di Malvito. E loro alla latrina tenevano vicino uno spezzone di gomena da 1 pollice e 1/2 appesa di fianco e se la passavano tra le chiappe, per nettarsi il culo. Dopo un mese lo devono togliere e lo mettono all'aria di stagionarsi un altro mese. Che dopo lo prendono e lo scarniscono con una lama che viene insieme la merda secca e la canapa, di disporlo nella tabacchiera e poterlo annusare o fumarlo a sua discrezione, assumendo il vino in oggetto, in letizia.
Che poi quando sono finite casualmente ne è rimasta ancora una ventina in cantina per nostro uso personale
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