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domenica, febbraio 21, 2016

Uans mor, samtin' ebaut de golden sikstis

Ci fu quel periodo in cui per sbarcare il lunario consegnavamo serpenti per conto di un tipo che allevava bestie schifose in Tilson Road. Anche ragni o iguana. Cavoli, fratelli, non avete idea di quanta gente vada pazza per quella roba. Se andate a Beverly Hills o a Brentwood non troverete un fottuto ricco che non abbia in casa almeno una coppia di coccodrilli, basilischi e altre schifezze del genere. Ho conosciuto uno di Sausalito che mi ha detto che se non aveva un babbuino in camera da letto non riusciva a combinare niente con le ragazze. E pensare che per vedersi davanti roba simile, e anche peggio, bastava comperare due pastiglie di dream da Wang, il cinese di  Burton Way che faceva finta di avere un ristorante. Invece forniva di pastiglie le case da gioco di Venice Boulevard. A noi non fregava niente di niente. Snaky, il tipo di Tilson Road, ci dava 35 dollari per ogni serpente, e con quei soldi tenevano acceso il trasmettitore di Westridge, e da lì trasmettevamo.
A volte riuscivamo a fare dieci serpenti al giorno, se erano tutte consegne intorno a LA, ma quella volta eravamo nell’Indiana, dovevamo consegnare un serpente bianco lungo tre metri a un ricco albino ache stava ad Amargosa Valley. Cazzo, erano le quattro di mattina, e ad Amargosa alle quattro di mattina non trovi neanche un fottuto bar che ti possa fare un bruciabudelle per rimetterti in piedi. Entrammo in un hotel, mi girai, e la Voce Misteriosa era sparita. Hey, brutta testa di cazzo, dove ti sei cacciato? Beh, non ci crederete fratelli, ma si era già infilato nel letto di una messicana. Certo, non era da lui, ma la ragazza aveva riconosciuto la voce e gli aveva offerto del grano. Io gli dissi che era prostituzione. Che se lui si faceva quella squinzia in cambio di verdoni era una baldracca, anche se aveva gli attributi del maschio. Cazzo, discutevamo. Volevo salvare la sua moralità. Gli dissi che se la ragazza gli piaceva ok, non c’erano problemi, ma allora doveva farlo gratis. Ricordo che la ragazza mi prese a calci nei coglioni e mi buttò fuori dalla camera. In effetti mi ritrovai anche un'occhio nero. Quanto è vero lo Zio Sam, quella messicana picchiava più di un ferraio di Daytona.
Venni a sapere il giorno dopo che la ragazza era la figlia di Sanchez, padrone di Radio California One, e il padre l’aveva mandata solo per farci firmare il contratto, il resto l’aveva fatto di sua iniziativa. Come al solito non avevo capito un cazzo, ma quello che importava era che avevamo di nuovo un contratto in un’altra radio da cui ci avrebbero sbattuti fuori.

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