venerdì, luglio 27, 2007
Non si sa mai...
Diciamolo, dài. E' inutile negarlo. Uomini, donne, etero e omo, comunitari e extra, religiosi (soprattutto) e laici, almeno una volta tutti l'abbiamo preso nel culo. Alcuni consenzienti, altri a tradimento, alcuni solo metaforicamente, alcuni anche fisicamente. A qualcuno è piaciuto, ad altri no. Nessun giudizio, solo fatti.
Ad ogni buon conto, la SterylMerda punta su questa impennata vertiginosa dell'uso (e abuso) di un organo che, se vogliamo, sarebbe preposto prevalentemente alla funzione del cagare, ma che negli ultimi anni ha assunto prepotentemente il ruolo di protagonista nel lavoro, nello sport, nel tempo libero. Un hobby remunerativo? Un lavoro divertente? Un sacrificio necessario? Sta di fatto che il culo è oggi soggetto ad un super-lavoro. Ma da oggi c'é un rimedio semplice: l'uso quotidiano di Crema da Culo by Sterylmerda, a base di cemento di pronta e speciali vernici epossidiche culorigeneranti, assicura ristoro e un immediato effetto-lifting al vostro ano deflagrato.
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4 commenti:
ce l'avrai tu il culo rotto
tu ti sei salvato facendo pompini?
Sei sciocchino e un poco pirla
non riesci mai a capirla
se tu vivi nel sospetto
prendi male lo scherzetto.
Se tu vendi crema al culo
fai pensar che del Padulo
l'interesse tu hai perso.
Reclamizzi quell'untume
quella sorta di cerume
fai pensar che un dì in un prato
lo sfintere è deflagrato
quando Sambo t'ha inculato
Lascia perdere i pompini
son per tipo molto fini
tipi fini begli ometti
con le donne ognor nei letti
mentre quelli come te
se li fa' lo scimpansè
Tipi fini come me
che si fanno anche il bidé
mentre tu cara creatura
cachi nella spazzatura
Veri maschi gente bella
con la fava svelta e snella
che non vendono il cremino
agli amanti del belino
Non osare d'attacarti
che io posso sputtanarti
Cazzo, Plaiboia è icastico! Mi ricorda lo Zanella, come poeta.
Minaccioso quanto basta con quella sua chiusa "che io posso sputtanarti", evocativo e fermo nel suo "mentre tu cara creatura
cachi nella spazzatura", tenero e sostenuto al tempo stesso con quel "Veri maschi gente bella
con la fava svelta e snella".
Una promessa, dunque, un fiore ascoso che trepido sboccia alla ribalta della nostra stanca letteratura. Amiamolo dunque, e godiamolo. Io gli faccio il culo per secondo.
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