Grazie all'uso delle intercettazioni anali (una tecnica innovativa messa a punto dai Ris di Busalla) si è potuto identificare il regista di tutti gli inculaggi a raffica che si sono verificati in Italia dal 2006 ad oggi. Si tratta di Vituperio Tafani, ex impiegato del Comune di Domodossola come responsabile della rete fognaria. Uomo insospettabile, collega irreprensibile e padre di famiglia, gran lavoratore, il Tafani ha clandestinamente fondato la Banda degli Inculatori nel paese di Cuzzego. All'inizio si trattava di 30 o 40 adepti, ma oggi il fenomeno si sta estendendo a macchia di sugo in tutto il nord ovest. "Si calcola che oggi la BIM possa contare su più di 40.000 affiliati, pronti a inculare chiunque in qualunque momento" ha dichiarato il Questore di Macugnaga, Dott. Tinchiappo Marrano. Gli affiliati alla Banda vengono formati in speciali campi militari segreti situati probabilmente nella provincia di Cuneo, e prima di essere promossi inculatori vengono essi stessi inculati dai soci anziani.
Nota storica
La pratica dell'inculaggio è la prima espressione artistica del genere umano perché ha come mezzo di espressione il culo. Vi sono scene di incoraggio raffigurate nei graffiti rupestri di Tistronc LeCul, risalenti all'ottavo millennio a.C. Tutte arti sono da ritenersi derivate dall'inculaggio, poiché prevedono l'uso di oggetti che fungono da strumenti che simboleggiano la penetrazione fallica.
L'inculaggio è parte integrante dei rituali nella civiltà romana, è forma di preghiera nel mondo bizantino, è momento di aggregazione della collettività nelle feste popolari e occasione di aggregazione tra le persone in generale. Nel corso dei secoli è sempre stata lo specchio della società, del pensiero e dei comportamenti umani. Inoltre l'inculaggio è l’unica arte che si avvale insieme del tempo e del culo. Perciò la storia dell'inculaggio è una disciplina vastissima e riguarda le espressioni etniche e popolari (etnoculologia), gli incoraggi di società (socioculologia) e infine l'incoraggio come arte dello spettacolo, che fino al XX secolo riguardava esclusivamente il teatro e più recentemente anche il cinema e la televisione e le performance artistiche.
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