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giovedì, luglio 02, 2009

UN POEMA

Fanfulla da Lodi



Il barone Fanfulla da Lodi,
condottiero di gran rinomanza,
fu condotto un bel giorno in istanza
da una donna dai facili amor.


Era vergine il prode Fanfulla,
ma alla vista di tanta bernarda
tirò fuori la casta alabarda
e con zelo si mise a giostrar.


E cavalca, cavalca, cavalca,
alla fine il fellone s'accascia;
lo risveglia la dolce bagascia:
"100 scudi mi devi tu dar!"


"Vaffancul, vaffancul, vaffanculo!"
le risponde Fanfulla incazzato:
20 scudi io gia t'ho dato,
gli altri 80 li prendi nel cul!"
Vaffancul !


Passa un giorno, un secondo ed un terzo
che cos'è questo male novello
che lo prende per tutto l'uccello
e la notte non lascia dormir?"


Fu chiamato un dottore di grido
che gli disse: "Mio caro Fanfulla,
se di scolo non vuoi tu morir
una palla bisogna tagliar!"


La morale di questa vicenda
assomiglia alla legge del Menga:
"chi l'ha preso nel cul se lo tenga,
ed impari ad usare il gondon!"


Di rimando alla legge del Menga,
contrapposta è la legge del Volga:
"Chi l'ha preso nel cul se lo tolga,
e lo metta nel cul del vicin."

4 commenti:

Derek Contro Tutti ha detto...

Caro Fanfulla, che il belino si trastulla!
Caro Fanfulo, lo prendi anche nel culo?
Caro Fanfica, è biù bella la fica!
Caro Fanfazzo, ti sei tagliato il cazzo?
Caro Fanfoni, che si gratta i coglioni!

(Fanfulo, Fanfica, Fanfazzo e Fanfoni sono licenze poetiche)

Fanfani ha detto...

... la piantate di rompermi i cogliani?

SB ha detto...

Mi si consenta di esprimere a Lupescu l'apprezzamento per la pubblicazione di testi del passato ormai rari testimoni di un'epoca che fù.

Se continuerà lo proporrò per qualche incarico al Parlamento Europeo (se mi dà il culo naturalmente).

50&+ ha detto...

per gli over 50 è una manna, un testo sacro !