erika ha detto... "ma che spettacolino edificante, bravi" con un supplemento di sarcasmo rispetto ai suoi commenti passati. Consideriamo la sua critica come reazione istintiva e superficiale alla punta dell'iceberg dei nostri post. Dedichiamo comunque a questa questione il tempo necessario per permettere a Erika di vedere le cose con un'ottica diversa.
Chiesa: il Vaticano è già intervenuto contro Crozza e Fiorello. Se ne deduce che di Chiesa non se ne può parlare.
Politica: non se ne può parlare, sarebbe una guerra di religione. Ognuno ha un suo credo e sarebbe violenza andare in questa direzione.
Calcio: ci rompono i coglioni quattro/cinque giorni alla settimana, ci mancheremmo solo noi.
Figa: Ci danno già dei maschilisti, se parlassimo anche di figa (Joe Scognamiglio è appena appena tollerato) le femministe ci spaccherebbero il culo!
Cosa ci rimane? La merda. Erika quindi prenda atto di quanto sopra e sia più tenera nei suoi giudizi. Sappiamo anche noi che la merda non è il massimo ma almeno è bipartisan!
Senza merda non vi resterebbe che piangere!

17 commenti:
Gentile signor Emrys,
il suo argomentare è stato per me sorgente di proficue speculazioni. La sua ermeneutica, emancipata da ogni epistemologia contingente, riporta al quesito essenziale intorno all'essente. Non, cioè, una sterile e impossibile speculazione sull'essere, ma come ho io stesso mostrato, sulla necessità di scegliere cardini narrativi in grado di definirlo, consapevoli comunque che questa operazione impone delle esclusioni. Ed ecco il coagularsi della sua ontologia "a posteriori" intorno alla merda, mintesa come simbolo dell'essere trascorso, quindi osservabile.
La ringrazio vivamente della nitidezza del suo pensiero.
da un francese non mi aspettavo dei complimenti! Grazie anche se ho capito che lei dice che ho fatto bene a dire le cose che ho detto, trascurando quelle che avrei potuto dire!
Quel coglione di Heidegger cade sempre nelle stesse trappole, e anche lei, Emrys.
Ribadisco che la mia immagine della merda non ce l'ho perché ho convinto me stesso della sua correttezza, e neanche perché sono convinto della sua correttezza. È lo sfondo che mi è stato tramandato, sul quale distinguo tra merda e non merda.
Le proposizioni, che descrivono quest'immagine della merda, potrebbero appartenere a una specie di mitologia. E la loro funzione è simile alla funzione delle regole del giuoco, e il giuoco si può imparare anche in modo puramente pratico, senza bisogno d'imparare regole esplicite.
Ci si potrebbe immaginare che certe proposizioni che hanno forma di proposizioni empiriche vengano irrigidite e funzionino come una rotaia per le proposizioni empiriche non rigide, fluide, com'è appunto la merda; e che questo rapporto cambi col tempo, in quanto le proposizioni fluide si solidificano e le proposizioni rigide diventano fluide
Ogni volta che un francese manda un commento non ci capisco un cazzo!
Monsieur Emryus,
le scrivo io che sono austroungarico, così capisce.
Merda uguale esistenza. Essere nell'esistenza significa stare nella merda. A questo si aggiunge la dimensione annichilente del dilemma tra il non sapere se cagare o non cagare e il sapere di cagare, pur non esistendo.
C'est plus facile, comme ça?
Come al solito, questi fottuti ermeneutici pongono il problema in termini linguistici, ma io dico: la merda, esiste, malgrado l'enunciato? Se uno pesta una merda e dice "merda!" questo enunciato è privo di referente, in quanto non si riferisce alla merda che ha pestato e nemmeno alla merda in genere (ammesso che si possa postulare un genere merda). E ancora: quella merda pestata, esisterebbe senza l'enunciato che la descrive? (non quindi l'interiezione "merda!"): E per finire: una volta pestata, la merda continua ad essere merda?
Bene, finalmente ho capito!
siete pazzi?
ebbene, sì, ogni tanto torno a vedere...
e lo confesso, rido (ogni tanto).
Il sospetto poi che questi commenti ve li mettiate tra voi, mi fa anche venire il dubbio che ci sia una certa intelligenza... sprecata!
Ma chi siete? che lavoro fate?
Siete quelli dello staff nominati nel sito www.ondestorte.it?
il commento precedente non è mio
Taci, troia
mettete una user id, please?
erika, quella vera, ha ragione, taci brutta troia!
Ha anche ragione quando dice che c'è creatività sprecata, anzi sarebbe vero se ci fosse mercato per la creatività. ma creatività è un lavoro da precari e tutti vogliono un posto fisso così nessuno sa che ci sono dei creativi in giro mentre sa benisiimo che ci sono milioni di aspiranti postini. Chiaro? Quindi non sprechiamo, regaliamo, insegniamo, indirizziamo... o per lo meno ci proviamo! Cosa facciamo? Molte cose interessanti, ma sempre meglio che lavorare!
io vorrei lavorare a ondestorte ed essere pagato con contratto a tempo indeterminato al posto di lavorare alle poste come precario. In caso di assunzione sarei anche molto, molto creativo.
io vorrei lavorare a ondestorte ed essere pagato con contratto a tempo indeterminato al posto di lavorare sulla figa come precario. In caso di assunzione sarei anche molto, molto creativo.
io invece non vorrei lavorare del tutto e dedicarmi al mecenatismo promuovendo le traduzioni delle poesie di Claudio in bulgaro e in cinese e la stampa delle stesse su rotoli infiniti di carta da culo
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